Come tutti saprete, il microscopio è uno strumento utilizzato per osservare o esaminare elementi difficili da vedere per l’occhio o addirittura invisibili. Questo strumento è stato creato nel XVII° secolo – non a caso la parola microscopia è stata creata proprio nel 1645 da Demisiano – e funziona grazie a una o più lente d’ingrandimento.In generale si tratta di un’ottima idea regalo per i bambini più curiosi, ma il microscopio è anche e soprattutto un elemento essenziale per la scienza. Infatti questo strumento ha permesso scoperte estremamente importanti, che hanno rivoluzionato più volte il mondo della medicina!
Fonte: il-mio-microscopio.info
La fotosintesi clorofilliana – Ingenhousz
Ingenhousz (1730-1799) è conosciuto nel mondo scientifico per aver dimostrato che la luce è un elemento essenziale per la fotosintesi clorofilliana. Inoltre questo scienziato olandese ha anche osservato il processo chimico della fotosintesi stessa e la respirazione cellulare delle piante.
Grazie alle sue scoperte scientifiche Ingenhousz divenne consigliere e medico personale dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria.
La divisione cellulare – Flemming
Flemming (1843-1905) passò molto tempo a osservare il nucleo delle cellule e le alterazioni che si verificano all’interno. Fu proprio questo scienziato tedesco a coniare il termine mitosi per definire le diverse disposizioni assunte dai fili nucleari che portano alla divisione cellulare.
La moderna batteriologia – Koch e Pasteur
Kock (1843-1910) e Pasteur (1822-1895) sono considerati i padri della microbiologia e della batteriologia moderne. Kock riuscì a coltivare l’agente patogeno dell’antrace fuori dall’organismo e fu il primo a descrivere il ciclo di vita di un agente patogeno, osservandone il ruolo alla nascita di una malattia. Inoltre scoprì anche l’agente patogeno della tubercolosi. Vinse il premio nobel per la medicina nel 1905.
Pasteur fu forse amico e soprattutto rivale di Kock e scoprì diversi agenti patogeni, fra cui quello del colera. Effettivamente negli ultimi anni di vita si dedicò allo studio del colore e del carbonchio negli animali da allevamento e del virus della rabbia nei cani e nell’uomo. Fu Pasteur a dimostrare il meccanismo per generare un’immunità efficace.
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